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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Italian Graffiti / Qui si prendono tutti un po' troppo sul serio

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Giovedì 23 Aprile 2020

 

domino 


È ormai prevalente una certa commistione, non proprio casuale, sulla parola Sport. Ridotto ad un calderone nel quale tutto trova legittimità, dallo spettacolo televisivo al puro risvolto sanitario. Con qualche strizzatina d’occhio all’impresa.

Gianfranco Colasante

Nei giorni scorsi, in una lunga e articolata intervista a Sky, il senatore leghista Claudio Barbaro ha lanciato un grido di allarme per le sorti del cosiddetto “sport di base”, una indefinita entità che come tutte le altre attività del Bel Paese si vedrebbe minacciato dalle restrizioni di massa e dalle perdite finanziarie imposte del Covid-19. Lo aveva già fatto – a nome dell’ASI, l’ente che presiede – qualche giorno prima con una pagina a pagamento sul Corriere della Sera (16 marzo 2020) titolo: “Lo sport patrimonio di tutti”. Nella quale pagina, stigmatizzando i silenzi del ministro Vincenzo Spadafora, pretendeva “risposte immediate” per lo “sport di base al collasso” e, soprattutto, indicava otto priorità per sostenere il settore e i suoi addetti e fruitori.

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I sentieri di Cimbricus / Sport, tra arroganza e superficialita'

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Giovedì 23 Aprile 2020

 

bach-2020 


Ridotto a merce, spedito a occupare ogni minuto, ora, giorno, mese a un ritmo ossessivo, in mano a dirigenti facenti funzioni, si è trovato alle prese con un brutale e inevitabile azzeramento.

Giorgio Cimbrico

Di fronte al responsabile assedio delle federazioni internazionali – in primis, l’atletica – e di alcuni comitati olimpici che non potevano più sopportare l’atteggiamento della casa madre, e cogliendo al balzo la resa di Shinzo Abe, il CIO ha evitato un mese di vuote chiacchiere e in tempi contratti ha benedetto la decisione del governo giapponese. “Se l’hanno detto loro, noi cosa potevamo fare?”. Il tempo sarà utilmente impiegato per sottoporre alla TAC i contratti con gli sponsor, con le tv e tutti assieme, non si sa quanto appassionatamente, marceranno verso la prima Olimpiade dispari della storia. Su magliette, zaini, berretti etc rimarrà scritto e stampato Tokyo 2020 ma è solo una faccenda merceologica. Buttar tutto sarebbe stato uno spreco.

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I sentieri di Cimbricus / Quelle dimenticate voci di dentro

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Martedì 21 Aprile 2020

aldo-giordani

 

Storie dei telecronisti d’una volta, uomini che sapevano maneggiare il microfono con stile, eleganza, autorevolezza. Senza l’isterismo o l’esibizione frenetica di se stessi. Un mondo perduto.

Giorgio Cimbrico

Un uccellino vestito da condor sostiene con dei cra-cra, che si tramutano in cinguettii, la supremazia dei telecronisti d’oggi su quelli di ieri. Non sono d’accordo e potrei snobisticamente andare alla fonte pura, fatta sgorgare, una settantina d’anni fa, da Bill McLaren che per molti di noi continua a identificarsi con il rugby avventuroso, disinvolto, allegro, picaresco che abbiamo amato. Bill portava con sé fasci di fogli, pacchi di foto e scendeva in campo per andare a scrutare i giocatori uno a uno, imprimersi nella mente un particolare, una silhouette, un tic, lo stesso espediente usato da Nicolò Carosio: normale per una generazione che non aveva il supporto di una legione di telecamere, di rallentato e super-rallentato (slomo, prego), l’alta definizione. E aveva quella “r” scozzese che gli inglesi prendono in giro e che nel suo pentagramma era una croma in più.

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I sentieri di Cimbricus / La realta' che rifiutiamo di vedere

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Domenica 20 Aprile 2020

 

LONDRA-3-resize 


Proporre qualcosa di dimesso, provando ad evitare quel che è costato caro ad Atene 2004, il gigantismo di regime di Pechino 2008, l’aria trionfante di Londra 2012, i Giochi appiccicati alla meglio sulla realtà problematica di Rio.

Giorgio Cimbrico

In piena emergenza coronavirus e nel giorno del “ricollocamento” dell’Olimpiade di Tokyo – giusto un anno dopo quanto programmato – Barney Ronay ha scritto sul Guardian uno di quei pezzi che una volta venivano ritagliati e chiusi i un cartellina. Oggi ci pensa la “memoria” archivistica del computer. Conservare, in ogni caso, è salvare una fetta di anima. Il tema è semplice: il Big Sport Circus ha ancora ragione di esistere dopo aver sperimentato che la sua forza, la sua potenza, la sua arroganza sono state spazzate? Dopo che le sue ardite costruzioni sono state demolite come un castello di carte?

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Duribanchi / In equilibrio sul baratro (sperando di non cadere)

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Sabato 18 Aprile 2020


coronavirus-metro

C'è chi pensa che solo con radicali riforme il calcio potrà sopravvivere. E quelli che immaginano che “dopo” tutto tornerà come prima. Ci vorrebbe un Fra Cristoforo. Ma al timone c'è un Don Abbondio.

Andrea Bosco

Neppure “nell'ora più buia” riescono ad essere decenti. C'è poco da fare: sono indecenti. Tutti. Lo è chi continua anche in queste ore a parlare di migranti, ma lo è anche anche chi va in diretta televisiva a sparare   contro i nemici politici. Non tutti i nemici, a dire il vero: i nemici “responsabili” possono diventare, domani, gli amici indispensabili per sopravvivere. Pronti a sostituire chi dovesse sfilarsi. Ma sarà dura: in Italia nessuno molla la poltrona. Come arrivano passano la super-colla e restano lì a lucrare fino all'ultimo giorno di mandato.

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