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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Fatti&Misfatti / Per l'ultimo viaggio di Mariolino Corso

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Lunedì 22 Giugno 2020

 

corso 


“Mentre lassù prendono a calci non soltanto un pallone noi ci fermiamo deferenti pensando a Mariolino, un artista sul campo di calcio, per cui abbiamo accettato, senza protestare, l’inevitabile scomunica.”

Oscar Eleni

Senza difese sotto cascate di retorica, baggianate, cercando una liberazione fra i cambogiani nel parco di Phnom Kulen. Così lontano per non sentire i rutti della storia, adesso che la ripartenza mostra la vera faccia dei popoli. Cominciando dal calcio. Non c’era fame di gol, di belle giocate, la crisi vera nasceva dall’impedimento pandemico per queste pubblicità rivolte, senza vergogna, a chi non riesce davvero a vivere. Consumate gente, investite, anche se vi hanno investito. Magari fatelo sapere anche agli “editori” da 4 euro al pezzo che allo Stato vilipeso chiedono aiuto e cassa integrazione, senza ricordarsi mai di come si pagano le tasse.

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I sentieri di Cimbricus / “Se alla Francia si toglie Parigi …”

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Lunedì 22 Giugno 2020


arras


"Ricordi del tempo in cui scannarsi era un piacere, di zone d'ombra in cui è agevole entrare in un mondo fatato e sotterraneo con l'aiuto di Puck o di un  coniglio eternamente trafelato".


Giorgio Cimbrico

Corrado Augias, sull’ultimo Robinson: “Se alla Francia si toglie Parigi e all’Inghilterra Londra non resta granché, ma se si toglie Roma, all’Italia resta un mondo”. L’ho letta qualche ora fa e sono preda di quel disturbo che si può liquidare come un peso sullo stomaco (o sull’anima), o di quell’irritazione sorda che porta a dire cose spiacevoli, cattive, specie sul conto di una persona saggia, equilibrata, di vasta esperienza e di altrettanta cultura. Potrei dire ad Augias che tutti i borghi umbri che vengono citati sono magnifici – beati quelli che hanno avuto la previdenza e i fondi per acquistare un alloggio – ma che non lontano da lì, viaggiando in treno o in auto da Firenze a Roma, i segni della devastazione sono evidenti, tanti come i capannoni eretti e abbandonati o le violente mutazioni dovute alla costruzione della linea ad alta velocità. L’elenco può continuare, naturalmente.

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Piste&Pedane / "L'importante e' rimettersi in marcia ..."

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Lunedì 22 Giugno 2020

 

starting block 


Mascherine ed autocertificazione: cronaca di un pomeriggio di inizio estate da un centro della bergamasca, dove la pandemia ha imperversato con maggior virulenza. Quel che contava era riprendere dopo tre mesi di stop.

Daniele Perboni

Sabato 20 giugno. Primo pomeriggio. Sole, temperatura mitigata da un fresco venticello. Meno male, non saremo costretti alla consueta sauna pomeridiana. Si parte leggeri, con l’animo sereno, anche se la destinazione finale (Brusaporto, poco oltre Bergamo) è una di quelle località dove la recente pandemia è stata a dir poco spietata. Si parla di decessi quintuplicati rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Dunque una terra che ha pagato un costo altissimo. Nel piccolo comune lombardo riparte l’attività regionale in pista. Domenica tutti a Mariano Comense (Como) per la seconda tornata di prove dedicate agli ostacoli.

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Italian Graffiti / Cultura e civilta' delle Societa' Sportive

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Sabato 20 Giugno 2020

 

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Partendo da un garbato distinguo del presidente del CONI Giovanni Malagò, torno su un tema che mi sta molto a cuore: la tutela delle “autentiche” Società Sportive, quelle che praticano e proteggono le discipline olimpiche. Confortato in questo da quanto scriveva già nel 2012 proprio lo stesso Malagò.

Gianfranco Colasante

Ho sotto gli occhi una riflessione di Francesco Alberoni apparsa nella rubrica tenuta per anni sulla prima del Corriere della Sera. Ve ne leggo l’incipit e la conclusione: “Se un Paese perde le sue radici culturali, la sua storia, la sua arte, la sua lingua diventa incapace di creare e svanisce. […] Se non vogliamo svanire dobbiamo tornare a spostare tutti i nostri standard verso l’alto: verso il rigore, la cultura, la fantasia, l’eccellenza”. Era il febbraio del 2007 e molta acqua da allora è transitata sotto il ponte del Foro Italico, ma quei concetti appaiono quasi profetici nella loro limpidezza.

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I sentieri di Cimbricus / Ma l'Uomo Vitruviano e' proprio bianco?

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Venerdì 19 Giugno 2020

 

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In questi giorni di proteste e un po’ di stupidità non pare inopportuno ricordare qualche storia di “incroci” nello sport, cocktail vincenti e tonanti di etnie diverse. Quando non proprio tutto è solo intolleranza.

Giorgio Cimbrico

“Sono negro? Dio mio, non me n’ero mai accorto”: è uno dei memorabilia di Daley Thompson, il simpatico e formidabile decatleta britannico che dominò gli anni Ottanta. Collezione imponente: i gioielli della corona sono i due titoli olimpici di Mosca ’80 e di Los Angeles ’84. La domanda è: oggi, come verrebbero accolte queste parole? Risposta: boh, facciano loro. Di certo che se ogni razza ha dato il suo contributo allo sviluppo, la commistione ha fatto la storia, la fortuna, l’epos di una gara che non è una gara. Una dimensione è meglio.

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