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I sentieri di Cimbricus / In questo mondo senza memoria (e cultura)
Domenica 5 Luglio 2020
Intervenire sul corso della storia, deviando, censurando, omettendo, può riportare a tempi bui o condurre drammaticamente a un presente stupido, vano, vuoto.
Giorgio Cimbrico
Ogni tanto anche a me vengono buone idee, discrete immagini. Di solito, capita in un lampo. Questa ha anche un nome, un titolo, fate voi: la storia e i castori. Estendendola, potrebbe suonare così: come una numerosa e sempre più impegnata famiglia di castori sta tentando di deviare il corso della storia, che è stata giustamente accostata a un largo e non placido fiume. Cominciamo da casa nostra, il mondo dello sport olimpico. L’atletica vive di singolari e inaspettati Messia. Erano o sono puliti? Il giornalismo cosiddetto d’inchiesta si è rivolto spesso gli archivi, alla ricerca di clamorosi scoop a miccia molto lunga.
Duribanchi / C'e' ancora qualcosa in cui sperare?
Giovedì 2 Luglio 2020
Storie e controstorie del Bel Paese. Ha scritto, tra l’altro, Flaiano: “Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita, in generale è un pleonasmo: ossia, anticipare quello che accadrà”. Può aiutare.
Andrea Bosco
Sono stato a lungo un ottimista: mi sono arreso. Non lo dico perché mi è toccato di vivere, per fortuna non in prima persona, la pandemia Covid-19. Tutto si supera: anche il dolore. Vai alla domenica mattina in Cordusio (dove da anni gli espositori risaldano la tua passione per i libri, i bozzetti, gli oggetti vintage di quando eri bambino) e ti raccontano che Aldo è morto. Aldo: dal quale avevi trovato una copia del “Lodo Colombo” che fu direttore della Gazzetta dello Sport in un calcio che ancora balbettava.
I sentieri di Cimbricus / Il boscaiolo che pianto' l'albero dello sci italiano
Martedì 30 Giugno 2020
Cade oggi il centesimo anniversario di Zeno Colò: un toscano di montagna, uomo semplice, taciturno, deciso, un terribile agonista, un pioniere. Riproponiamo per i nostri lettori questo articolo apparso ieri sul Secolo XIX.
Giorgio Cimbrico
È il tenente Massimo Gagnoli a convincerli: “Ragazzi, ai tedeschi non voglio arrendermi ma ho idea che tentar di resistere sarebbe un suicidio. Se mi date retta, una soluzione c’è: andiamo in Svizzera”. E così, dopo l’8 settembre 1943, nel clima di generale sfascio, una pattuglia di alpini del Nucleo sci veloci lascia Aosta, si avvia verso il confine, lo passa, viene internata a Visp e dopo qualche tempo, con l’aiuto di un nobile ungherese, il barone Hugo de Rain, raggiunge Murren, Oberland bernese, molto amata da un giovane Ernest Hemingway che la cita in “Addio alle armi” e in “Festa mobile”. Qualche mese dopo gli alpini spadroneggiano nelle gare organizzate alla meglio: Smeterlink è Roberto Lacedelli, Donner (tuono) è Silvio Alverà, Blitz (lampo), il più forte di tutti, è Zeno Colò.
Piste&Pedane / Ripartenze, ... se tanto mi da tanto
Martedì 30 Giugno 2020
Appunti su una ripartenza anomala: riflettori accesi sui 150 e un ragazzone di nome Chituru che ha messo d’accordo mezza 4x100. E, a margine, una finestrella su un palazzetto che appare come l’araba fenice.
Daniele Perboni
Milano, campo XXV Aprile. Venerdì 26 giugno. Secondo appuntamento agonistico lombardo. Nella patria dei corridori resilienti, dei tapascioni sempre pronti a calzare scarpe da consumare in infiniti chilometraggi, va in scena il festival della velocità: 150 metri, 400, staffette veloci. Come è andata a finire ormai è cosa nota. Inutile perder tempo e consumare battute, nel senso di spazio scritto, sui vari risultati. Applausi a quel gran cristo di Chituru Ali (1.98 con due spalle che non lo farebbero sfigurare come terza linea in una squadra di rugby di buon livello) che ha sorpreso tutti centrando una prestazione degna di nota (15”38/+1,0) a 21 centesimi dalla miglior prestazione All-time di Giovanni Puggioni (15”17/+1,1 - Nuoro, 13 aprile 1997). Ancora lontano, troppo lontano il crono manuale di Pietro Mennea: 14”8 (Cassino, 11 maggio 1983.
Fatti&Misfatti / Un voto al giorno, ti tolgono di torno
Lunedì 29 Giugno 2020
“L’unico consiglio è di cercare gente con motivazioni, il lusso non basta, un po’ di fame migliora tutto, anche in allenamento. Magari se lo ricordassero nell’atletica che dovrebbe chiedere a tutti fatica e non cinema.”
Oscar Eleni
Sul carro dei sogni per arrivare nel ventre del Monte Verità, Canton Ticino, comunità dei liberi intellettuali, danzatori, filosofi, poeti. Un paradiso anarchico che sfugge a qualsiasi lega, partito, presidente federale, capo del mondo sportivo, al caos del “tutti zitti, stiamo lavorando”. Per chi? Sarebbe bello saperlo, ma è meglio seguire questi ribelli che non stanno in coda cercando un mare che sia diverso da Acapulco dove hanno pensato bene di far cadere nell’acqua l’oro nero.
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