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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

I sentieri di Cimbricus / Nuove frontiere e nuove bandiere

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Venerdì 10 Luglio 2020

 

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In un mondo globalizzato, i confini si fanno sempre più labili: più che altro ridotti ad entità geografiche. Tanto che nello sport, nell’atletica in particolare, i passaporti stanno diventando variabili occasionali.

Giorgio Cimbrico

Il mercato dell’atletica si è sviluppato su poche direttrici. Una è quella che ha portato un rilevante numero di kenyani, etiopi e nigeriani a gareggiare per il Qatar, il Bahrain e gli Emirati Arabi con indubbi vantaggi economici per gli atleti e le atlete e per i paesi cedenti. Sarebbe il caso di notare che tre acquisizioni del Bahrain – la siepista Jebet, la maratoneta Kirwa e la quattrocentista Adekoya – sono state pesantemente punte per positività al doping e che Salwa Naser (che non fa parte della campagna acquisti avendo un padre cittadino di quell’emirato) è stata fermata per aver saltato quattro controlli a sorpresa, ma tutto questo fa parte di un altro filone molto in vitro.


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I sentieri di Cimbricus / Ceneri che non finiranno nella polvere

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Martedì 7 Luglio 2020

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“Se rimangono tracce dell’Impero, è patrimonio del cricket, ancestrale passatempo per chi, dopo il lavoro nei campi, si ritrovava con gli amici e con un mazza piatta che serviva per battere il grano o il lino provava a centrare una palla piuttosto dura.”

Giorgio Cimbrico

Dal momento che qualcuno o molti o troppi si stanno divertendo a smontare la storia, io mi diletto a comportarmi come quando ero bambino, e così vado a prendere uno dei giochi che mi hanno regalato a Natale e che ho tenuto nella sua scatola (non è un’immagine inventata, non è un espediente letterario: adoro le scatole) e ne estraggo parte del contenuto. Bellissimo. Roba per amici veri e fidati. Naturalmente devo spiegare la ragione della mia decisione, della mia scelta: un fatto piuttosto recente di cronaca che nei giornali e nei siti britannici ha occupato vasto spazio (qui, nulla), la morte di sir Everton Weekes, Ordine Cavalleresco di san Michele e di San Giorgio, Ordine dell’Impero Britannico.

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Duribanchi / C’era una volta ... la musica dal vivo

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Martedì 7 Luglio 2020

 

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La musica di Ennio Morricone è la nostra musica, italiana e insieme universale. Musica che identifica la scena di un film, più della stessa scena, un sipario che si alza su un mondo, segnando l’immaginifico musicale nazionale.

Andrea Bosco

Lui aveva il “dono”. Come quei cestisti che non hanno bisogno di “vedere” il canestro per segnare e gli basta “sentirlo”. Ennio Morricone aveva il dono della musica. Ho avuto modo di conoscerlo e di intervistarlo, durante i miei anni di lavoro alla RAI. Se n'è andato a 91 anni dopo una caduta. Sarebbe complicato raccontare per intero Ennio Morricone. Premi, successi, in Italia e negli Stati Uniti. Nella strada delle celebrità ad Hollywood c'è anche la sua stella: è la duemilacinquecento e rotti. Le sue musiche nei film. Che Ennio detestava sentir definire “colonne sonore”. Il suo sodalizio con Sergio Leone che prima faceva comporre le musiche e poi (stupendo Henry Fonda) girava le scene con i ritmi di Morricone in sottofondo. Le star di Hollywood erano abituate a Tiomkin le cui “colonne” venivano mixate alla pellicola in post-produzione a film concluso.

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Piste&Pedane / Tortu si, Tortu no: stagione olimpica in salita?

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Martedì 7 Luglio 2020


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Prudente partenza col freno a mano tirato o qualcosa di più, da analizzare e rivedere? Ma qualche domanda pare lecito porsela. Nel timore che l’esposizione mediatica (eccessiva?) finisca per offuscare il valore tecnico.

Daniele Perboni

Premessa, doverosa. A) il sottoscritto non ha nulla “contro” il divin piè veloce Pippo; B) il vostro cronista si premura di farvi sapere che non gioisce per il passo falso occorso (al divino) in quel di Rieti; C) la speranza nostra, come di tutti presumiamo, è che l’osannato, amato, prediletto giovin signore dello sprint nostrano sappia riscattarsi e ritornare a risultati cronometrici degni di tanta fama. Punto a capo. Alla luce di quanto scritto poc’anzi ci premuriamo di avvisarvi che quanto troverete nel prosieguo della scrittura non è una critica all’operato del clan Tortu (anche se non condividiamo appieno il dettato tecnico agonistico elaborato dal papà-allenatore), ma trattasi di considerazioni originate dopo, appunto, la poca consistenza tecnica scaturita alla “prima” agonistica. Ricordiamo: 10”28/+0,7 in batteria e 10”31/-0,1 in finale circa un’ora più tardi.

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Fatti&Misfatti / Cercasi visionari, disperatamente

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Lunedì 6 Luglio 2020

 

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“Non potevamo uscire migliori da una crisi non risolta se adesso dobbiamo strapparci la giacchetta lisa per aver ricevuto il due di picche da un governo che non crede agli sponsorizzatori virtuosi da calamitare con il credito d’imposta.”

Oscar Eleni

Sul ponte sacro dei pazzi inguaribili, passaggio laccato color vermiglio, cercando un visionario per ritrovare almeno la speranza adesso che ci ha lasciato un genio musicale come Ennio Morricone non solo leoniano, con le sue fruste, campane, martelli per buoni, brutti e cattivi. Toc toc, ma nessuno risponde. Lo sport, come la politica dei mezzi affari, non risponde. Anche nei giochi chiamano i Colao, ma poi li lasciano ai margini della strada come potrebbero dirvi Sacchi, Tanjevic, Berruto, La Torre, speriamo non Velasco, ma il volley non tradisce i visionari che sanno cosa dicono e cosa vogliono.

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