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Piste&Pedane / Una ripartenza a suon di musica
Venerdì 17 Luglio 2020
Da Savona una serie di eccellenti spartiti: sul leggio più alto la giovanissima Larissa (18 anni domani, auguri!) che inseguendo la madre si insedia nei piani alti del lungo e promette di andare molto molto lontano.
Daniele Perboni
Fuochi d’artificio, mortaretti, triccheballacche, putipù, rumbe e tarantelle per festeggiare i risultati tecnici di Savona. Fisarmoniche e doppi flauti per sognare e immaginare dove potrà arrivare quella figlia di due gran talenti, uno nostrano, il padre Gianni Iapichino, l’altra d’adozione per matrimonio, Fiona May. Lontano? Forse anche più della madre (7.11, Budapest 22/8/88). Il 6.80 (+0,7) di Larissa apre squarci profondi nella specialità di casa nostra. Per ora limitiamoci a ipotizzare allori futuri, senza tentare iperboli infinite, specialità in cui siamo maestri.
Italian Graffiti / "Il suo programma mi pare troppo ambizioso"
Mercoledì 15 Luglio 2020
Il Testo Unico dello sport ha iniziato il suo iter che dovrebbe portarlo all’approvazione del CdM entro l’estate. In ballo il futuro – come sostiene il ministro Spadafora – “di decine di migliaia di lavoratori”. E allo sport, quello olimpico, chi ci pensa?
Gianfranco Colasante
Sia pure a malincuore, appartengo ad una generazione che andava a scuola per imparare (qualcuno ricorda cos’erano una volta gli esami di Stato?). Ebbene, dell’ultimo anno di liceo ricordo una frase che il professore di filosofia ripeteva spesso: “non è importante cosa farete nella vita, importante che impariate a fare bene il mestiere per cui verrete pagati”. Non so se i politici di successo che oggi affollano questa nostra derelitta repubblica concorderebbero, ma sarebbe già tanto se almeno provassero ad impararlo quel mestiere per cui li paghiamo. Ma devo convenire con voi che forse chiedo troppo.
I sentieri di Cimbricus / E venne il giorno della Grande Disgrazia
Mercoledì 15 Luglio 2020
Capita che spesso sia il senso di sicurezza a fregare, a disegnare crepe su facciate perfette. Specie se in ballo ci sono i destini di due squadre e dei paesi che rappresentavano. Come al Maracanà, ma anche a Berna.
Giorgio Cimbrico
Raccontano che Obdulio Varela – un nome tremendamente letterario per il capitano di una squadra di calcio – se ne andasse solo per le vie dolorose di Rio sino a trovare un caffè appartato. Ordinò una birra e mentre la schiuma svaniva, respinse gli scugnizzi che, come faceva lui chico nelle strade di Montevideo, vendevano giornali listati a lutto e pensò a quel che era avvenuto poche ore prima: il giorno dei giorni degli Orientales era anche il giorno della Gran Disgrazia, titolo del Globo, dopo che un generale, Angel Mendes de Morais, prefetto, prima del fischio si era lanciato in un’arringa sull’ineluttabile vittoria del Brasile (“Voi che non avete rivali in tutto l’emisfero sarete acclamati”) e i 199.854 del Maracanà in vecchio e sterminato formato avevano bramito come cervi in amore.
Duribanchi / Se permettete, vorrei cinque minuti, ...
Mercoledì 15 Luglio 2020
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Chissà se basterebbero per capire meglio da che parte stanno andando il mondo e la gente che lo abita, ma che da qualunque parte vadano lo fanno troppo velocemente. Perché ti sia concesso di farne parte.
Andrea Bosco
15 di luglio: giorno del mio compleanno. L'ennesimo. Ho vissuto e visto tante cose belle. Ma anche tante che avrei preferito non vedere e non vivere. Gli ultimi anni sono stati difficili. Puoi fronteggiare tutto: anche l'emergenza o la malattia. Quello che non puoi fronteggiare è la sensazione devastante che il mondo che ti circonda stia andando troppe veloce, per te che pure sei sempre andato quasi sempre “di corsa”. Sei diventato vecchio. Non temi la vecchiezza che il Vate definiva “laida”. Temi il tuo prossimo. Perché essendo diventato vecchio perdi, come sosteneva Goethe la possibilità di “essere giudicato da tuoi pari”. Ti guardi attorno. Ti chiedi perché “vivere al bar” sia diventato uno stile di vita.
Fatti&Misfatti / Se alla prepotenza s'oppone l'incompetenza
Lunedì 13 Luglio 2020
“ … che cada Malagò insieme ai tanti filistei che non si erano accorti della invasione a Palazzo Acca, dei molti che criticavano il bell’uomo dell’Aniene per aver detto ahi quando quelli di Sport & Salute se ne sono andati col malloppo, …”
Oscar Eleni
Da una capanna nella foresta pluviale del parco Olympic, stato di Washington, vicino a Seattle, dove un giorno Laurell D’Antoni, la grande compagna di Mike, mito Olimpia, allenatore oggi a Houston, liberò i disperati inviati per un giochi senza frontiere sportivo inventato dai politici, facendoli addormentare sotto abeti di oltre 90 metri. Era una delle nostre tre vite: pubblica, segreta, privata. Nella foresta portando un libro profetico dello scozzese John Niven, il divertente “La lista degli stronzi”, una storia che vorremmo fosse vera, anche se lui prevede che nel 2026 a guidare gli Stati Uniti ci sarà Ivanka, la figlia di Trump che, per il protagonista del libro, deciso a far fuori tutti quelli che lo hanno rovinato, ha messo Donald mister arancio al primo posto nella lista dei delenda cartago.
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