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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

I sentieri di Cimbricus / La normale quotidianita' della regalita'

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Mercoledì 19 Agosto 2020

 

romiti 


“Nella mia vita da cronista, e in quelli che Liszt chiamava gli anni di pellegrinaggio, ho incontrato alcuni re ma nessuno portava il manto di ermellino, la corona, il globo e lo scettro. Se vogliamo, neppure tanto sorprendente”.

Giorgio Cimbrico

Olimpiade di Sydney 2000: arrivo allo stadio, dal boccaporto scendo verso il mio posto e lo trovo occupato da un anziano signore. “Guardi che questo, ehm, sarebbe il mio posto”. “Mi scusi, mi scusi, me ne vado subito”. Era Cesare Romiti. Conosco italiani che gli avrebbero impedito a viva forza di alzarsi (“sto benissimo anche qui sullo scalino, sa? anzi, forse è anche meglio”), ma queste sono considerazioni personali. Una volta, durante la solita calca di cronisti che si creava quando l’Avvocato si alzava a fine partita, sono riuscito a infilare un dito in quel groviglio laocoontico per saggiare la consistenza corporea dell’Avvocato stesso.

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I sentieri di Cimbricus / Se il rugby e' tolemaico, il calcio e' copernicano

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Lunedì 17 Agosto 2020

 

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“Credo che quelli dell’Uefa, di fronte agli irati flutti che hanno imperversato e mostrano ancora creste pericolose, siano stati bravi a plasmare questo formato (si dice format, ma me ne fotto) e siano stati anche fortunati.”

Giorgio Cimbrico

Basta con gli snobismi e sotto con la confessione che non avviene né sotto minaccia né dopo tortura: il calcio è bellissimo. E con lo stadio vuoto, l’impegno ravvicinato, la sfida senza ritorno sta dando il meglio di sé: il sovvertimento di quel che appare scontato, il clamoroso, il meraviglioso che ha avuto eccellenti teorizzatori e tecnici in Omero e Ludovico Ariosto. Ora gli aggettivi che vanno di moda sono storico e eroico: lassamo perde’, come diceva Paolino Rosi e andiamo avanti mostrando un po’ di clemenza per chi ha un sacchetto degli aggettivi molto smilzo. Facciamo degli esempi: se l’Italia incontra gli All Blacks perde sempre, se l’Olympique Lione (sigla “O Lione”, come il vecchio Vinicio …) incontra il Manchester City, che tiene in panchina qualche centinaio di milioni di sterline, vince. Perché?

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Fatti&Misfatti / Tutti avvinghiati alle minchiate

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Lunedì 17 Agosto 2020


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Non c'è davvero un filo che collega la base disperata, impoverita, ai ricchi e potenti, non potrebbe esistere dialogo tra la coscienza della gente e chi si fa la doccia nel superfluo.

Oscar Eleni

Fra gli archi naturali di arenite dello Utah per chiedere ai viandanti non religiosi, tipo gli incatenati e contagiati nella chiesa coreana, se noi intossicati dall’agonismo, soprattutto sportivo, ci salveremo. Nessuna risposta. Il coro ci fa sapere che ogni chiusura provoca una crisi, che la borsa perde, stadi e palazzi vuoti portano alla crisi, le balere vietate fanno diventare blu, verdi tipi che ieri negavano il “coviddi” come quelle bestioline ammucchiate sulla spiaggia.
Ti alzi, cammini, tutto sembra normale, anche se sai che non sarà più tanto normale la convivenza. Per fortuna qualcuno registra le minchiate e le risbatte in faccia ai Trump e Bolsonaro di casa nostra, dell’Europa rigida del Nord e piagnona del Sud. Battaglia perduta se pensiamo a come reagisce il mondo in generale, lo sport in particolare.

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I sentieri di Cimbricus / L'uomo che ha dato un giro a Vladimir Kuts

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Domenica 16 Agosto 2020

 

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“L’idea è di dominare in pista per i prossimi cinque, sei anni”, confessa senza una punta di arroganza Joshua Cheptegei dopo aver privato Kenenisa Bekele del suo primato più vecchio, quello dei 5000, annata 2004.

Giorgio Cimbrico

L’annuncio che avrebbe dato l’assalto è stato confermato dalla solidità dei fatti. Non è da tutti. Quando c’è di mezzo un record così, 12’35”36 (media 2’31” e qualche spicciolo), è piacevole trastullarsi con i numeri e con le lancette dell’orologio che non ci sono più, esattamente come il filo di lana: Joshua si è migliorato di 22 secondi, ha corso in un minuto esatto in meno rispetto a Vladimir Kuts (record mondiale all’Olimpico nel ’57: a palmi, un giro), ha avuto buone lepri che lo hanno spinto verso 3000 passati in 7’35” (proprio così; ampiamente sotto il record italiano), ha fatto da solo per i 2000 finali, sbrigati in 5’00”, decisamente un buon tempo sulla distanza e ha steso il suo capolavoro negli ultimi tre giri: ogni tornata, decimo più, decimo meno, un minuto.

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Nuoto / Greg Paltrinieri stellare e 125^ titolo per l'eterna Pellegrini

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Venerdì 14 Agosto 2020

 

paltrinieri-7colli 


Un primato continentale e due record italiani per un Sette Colli in emergenza e senza pubblico, ma che ha messo in mostra una confortante vitalità del movimento tra conferme e diverse novità.

Carlo Santi

L’importante era tornare in acqua e gareggiare cercando la normalità. Nonostante la mancanza di allenamento generale e le scarse motivazioni di una stagione anomala, il Sette Colli ha interpretato al meglio tutto questo e lo ha fatto proponendo competizioni di buon livello. Un record europeo con Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl, due primati italiani grazie ad Alberto Razzetti nei 200 misti e Benedetta Pilato nei 50 rana che ha realizzato anche il limite mondiale juniores: questo il sintetico bilancio di un meeting che ha consegnato anche i titoli italiani assoluti open.

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