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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Io non c'ero (6) / Stavolta c'ero (al momento della verita')

Domenica 9 Maggio 2021


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Houston, Texas, USA, luglio 1969, il Lem – Lunar Excursion Module –, cioè il vettore chiamato Apollo 11, ha appena toccato il suolo lunare. Una storia e una curiosa contro-storia.

 

Gian Paolo Ormezzano

 

Io c’ero, avevo convinto Tuttosport a mandarmi sin là, “in fondo sarà il record mondiale di salto in alto”. La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport avevano replicato con Luigi Gianoli e Sergio Neri grandi inviati e grandi amici miei, ci dividevamo la stanzaccia di un motel a Orlando nei giorni del lancio da Cap Canaveral, a Houston in quelli del viaggio e allunaggio. C’era la crema del giornalismo mondiale, io mi sentivo persino importante, usando poi quel non poco inglese che sapevo.

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I sentieri di Cimbricus / In fondo, e' solo questione di nanomoli

Venerdì 7 Maggio 2021


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“Un tempo non sarei stata accettata. E anche oggi…”, ha detto Laurel Hubbard, mastodontica signora capace di sollevarne, nelle due alzate, quasi tre e che a Tokyo ha buone chances di metter le mani su una medaglia.

Giorgio Cimbrico

Il mondo nuovo assomiglia alla realtà all’apparenza avventata di libri che leggevamo da ragazzi e che provocavano la scanzonata o severa reazione di amici, di parenti che condividevano la passione per la lettura ma non la scelta di certi autori, di certi temi: l’incrocio tra l’uomo e la macchina o, come in “L’Isola del Dottor Moreau”, tra l’uomo e il mondo animale, l’intelligenza artificiale, la catastrofe ambientale, l’instaurarsi di dittature che badavano soprattutto a controllare e condizionare il cervello della gente, sempre più propensa a farsi controllare e condizionare, la nascita di una nuova stirpe dalle caratteristiche incerte che potevano riportare a leggende della classicità, quelle che finirono per lasciare segni nella statuaria: l’ermafrodito.

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Fatti&Misfatti / La “vaccinata” del prode Ettore

Mercoledì 5 Maggio 2021

 

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Certo che ha fatto benissimo il suo lavoro. Non avevamo dubbi. Undici finali europee, 4 euroleghe portate a casa per la gloria virtussina e del CSKA ci dicevano che era lontano il tempo del nobile ritiro, senza aspettare gli esoneri dorati alla Mourinho

Oscar Eleni

Da Sant’Elena per spiegare ai cantori napoleonici la Vacinada di Ettore Messina nel giorno in cui l’Armani ritrovava una finale europea. Come il grande corso anche Ettorre avrà capito come sia facile andare dall’altare alla polvere. L’ultimo minuto di gara cinque contro il Bayern, vera rivelazione del torneo europeo, gli dà tutto il diritto, come allenatore e presidente, di fare trattenute, su stipendi sontuosi, per pagarsi un vagone di antiacido per il mal di stomaco.

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I sentieri di Cimbricus / I due nemici, 200 anni dopo

Mercoledì 5 Maggio 2021

 

napoleone 


"Oggi con il treno che sfreccia sotto la Manica è possibile visitare “Bonnie” al mattino, nella cripta di Les Invalides, e il Duca al pomeriggio a St. Paul. Tutto in poche ore, come quelle che decisero la Battaglia."

Giorgio Cimbrico

I prussiani volevano fare giustizia sommaria, il Duca si oppose, mostrando tolleranza verso chi lo aveva chiamato comandante buono per truppe indiane. Fosse stato per lui, Bonaparte avrebbe potuto stabilirsi in Inghilterra, in campagna, da privato cittadino. Forse sarebbe andato a fargli visita: si erano visti soltanto quel giorno, attraverso le lenti di un cannocchiale. Un ufficiale del suo seguito glielo aveva allungato quando Napoleone aveva galoppato davanti all’esercito, provocando grandi acclamazioni dei veterani e delle reclute. “Ecco, Sir, è lui”.

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I sentieri di Cimbricus / Il ritorno della vecchia Coppa Europa

Martedì 4 Maggio 2021

 

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“È un’affrettata analisi che può portare a un paio di valutazioni. La prima è che in questi anni è stato costruito un telaio piuttosto robusto, la seconda è che chi l’ha costruito deve ricevere fiducia, non esser discusso.”

Giorgio Cimbrico

Da Chorzow a Chorzow: dopo le World Relays (Staffette Mondiali, non Campionati Mondiali di Staffette), il European Team Championship, la nostra vecchia, amata Coppa Europa. La Polonia, molto vitale e dotata di buoni impianti e di entusiasmo (beati loro), mette le mani su tutto quel che può: negli ultimi vent’anni Bydgoszcz ha ospitato una lunga serie di appuntamenti di respiro mondiale e europeo, Sopot (bel Palasport costato quattro soldi) i Mondiali indoor del 2014, Gdynia e Danzica (Gdansk) si sono fatte vedere nel panorama internazionale delle corse su strada, Torun copernicana ha avuto gli ultimi Europei al coperto. Allo stadio Slaski di Chorzow è riuscita l’accoppiata in tempi contratti, meno di un mese.

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