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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Io non c'ero (7) / Storia insospettabile di una foto costruita

Domenica 16 Maggio 2021

coppi-bartali

“Si correva con la formula delle squadre nazionali, nell’Italia i due assi erano chiaramente rivali, la fotografia disse che comunque, di fronte agli interessi supremi dello sport nazionale, erano diventati amici.”

Gian Paolo Ormezzano

C’erano tutti loro quel giorno – il 4 luglio del 1952, io non c’ero, avevo 17 anni scarsi, finivo il liceo – al Tour de France, tappa Losanna-Alpe d’Huez con arrivo sulla grande montagna, quando Gino Bartali passò in corsa la borraccia, in segno di collaborazione ed amicizia, a Fausto Coppi che pure sulla bici aveva già la borraccia sua, come si vede dalla sin troppo celebre fotografia, usata anche da un partito per raccogliere tesseramenti inneggiando all’amicizia fra i simpatizzanti, da un sindacato per unire i lavoratori, da tante campagne pubblicitarie.

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I sentieri di Cimbricus / L'uomo di El Paso: che sia l'anno dei texani?

Sabato 15 Maggio 2021

 

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Quel che colpisce e stupisce in Marcell è la calma, la serenità, la capacità di leggersi dentro e di offrirsi senza ritrosie. Dopo il 9”95 savonese si è seduto, ha parlato di sé, offrendo quel che amanti della letteratura possono etichettare come “flusso della coscienza”.

Giorgio Cimbrico

L’uomo di El Paso sa tutto su El Paso e su congiunzioni geografico-astrali. “Mi sono informato: a El Paso, quando non avevo ancora due anni, Obadele Thompson [di Barbados, terzo marito di Marion Jones. NdA] corse in 9”69 con vento forte alle spalle, al momento il più veloce tempo mai registrato, per chiudere poi la carriera con un 9”87 regolare”. Marcell Jacobs viene da una di quelle terre di confine amate da Cormac McCarthy. Ora è attestato su una nuova frontiera: la finale olimpica ha abbandonato la dimensione dell’iperbole e la chance di recitare da protagonista ha preso il sopravvento.

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Osservatorio / Le Idi di Maggio non aiutano Mei

Venerdì 14 Maggio 2021

 

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Avvenimenti e incroci storici. Dalle dimenticanze su Silvia Salis ai primi risultati di pregio ed altro. Prossima tappa, quasi un esame olimpico preventivo, l’Europeo a squadra: possibile il miglior risultato di sempre.

Luciano Barra

Le Idi di Maggio non aiutano Stefano Mei. In campo agonistico i buoni risultati di una struttura tecnica da lui non apprezzata e mai voluta sono ogni giorno uno schiaffo morale di non facile assorbimento. Ma ora si aggiungono anche altre umiliazioni politiche. La prima è l’elezione di Silvia Salis a Vice-presidente vicario del CONI. La Salis era notoriamente dalla parte della cordata di Parrinello nell’elezioni per la presidenza della FIDAL. E forse per questo il sito della FIDAL ha archiviato la sua elezione come quella dell’ex martellista e non come di un membro del Consiglio FIDAL degli ultimi 4 anni oltre che membro della Commissione atleti dell’Associazione Europea di Atletica.

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Piste&Pedane / La nuova dimensione mondiale di LMJ

Venerdì 14 Maggio 2021


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Togliere d’un colpo solo 8/100 al proprio personale, per di più al di sotto dei 10”, è impresa da annali. Adesso pare riduttivo contentarsi della sola finale olimpica dei 100.

Daniele Perboni

Aspettavate il botto? Confessatelo! Non vedevate l’ora di assistere all’evento di un altro, il secondo, sub 10 italico stampato sul tabellone luminoso. Eccovi accontentati. Marcell Lamont Jacobs junior, il ragazzo venuto dal Texas e cresciuto sulle rive del Garda vi ha accontentato: 9”95, con vento perfettamente entro i classici canoni del regolamento (+1,5). Prima era arrivato il titolo europeo in sala dei 60, con tanto di miglior prestazione mondiale (6”47), poi le eccezionali frazioni lanciate nelle staffette di Chorzow (9”03 in batteria e 8”91 in finale, miglior tempo assoluto della manifestazione).

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I sentieri di Cimbricus / Il piccolo fulmine del Texas

Mercoledì 12 Maggio 2021

 

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Cronache marziane da una di quelle vecchie culle che sbirciavamo attraverso i risultati o le foto in bianco e nero delle riviste su cui, eccitati, riuscivamo a metter le mani: Walnut.

Giorgio Cimbrico

Sha’Carri Richardson è una texanina (che sta per texana di piccola taglia, 1,55 per 50), dai lunghi e liscissimi capelli azzurri che le arrivano sino alla vita (difficile sia roba sua …), dalla partenza fulminea e dall’accelerazione impressionante. È allenata da Dennis Mitchell ed è diventata la terza della storia a correre due volte sotto i 10”80 (10”74 e 10”77 con 1,2 di vento contro: la prestazione più veloce corsa in condizioni così poco favorevoli) nel giro di un paio d’ore. La prima è stata Florence Griffith annata ’88 a Indianapolis, per la seconda ricerche in corso. Sha’Carri – ma dove li vanno a prendere questi nomi? – era già scesa a 10”72 quest’anno diventando la sesta di tutti i tempi. Un anticipo di finale olimpica, contro le giamaicane e Dina Asher Smith è in cartellone a Gateshead il 23.

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