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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Io non c'ero (8) / Viaggio sulla sconosciuta via della seta

Domenica 23 Maggio 2021

 

mao

Quella volta c’ero arrivato. Era l'anno della Rivoluzione Culturale: sedici giorni da favola e di stupore, alla scoperta dei insondabili misteri dello sport del celeste impero comunista. Con un passaporto ormai inutilizzabile.

Gian Paolo Ormezzano

Questo è un “io non c’ero, eppure c’ero” specialissimo, personalissimo. Riguarda un mio reportage in Cina nel 1966, quando le relazioni diplomatiche con l’Italia non erano ancora state stabilite e il grande paese era per noi tabù. Io non ci andai ufficialmente, in un certo senso era come se non ci fossi stato, però scrissi un bel po’ di articoli sulla giovane immensa nazione e sul nascente grande sport cinese, proprio come se fossi stato un vero inviato speciale, si capisce: E passai strani momenti in cui non sapevo se io c’ero come bipede implume oppure no, visto che da giornalista ero solo un ectoplasma.

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Fuorisacco / "Noi piangiamo e gli diciamo addio"

Sabato 22 Maggio 2021

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In lacrime per non aver potuto essere ai piedi del letto di Guglielmo Roggiani, discreto giocatore, bravissimo allenatore, grande persona, quando ci ha detto arrivederci assistito dalla sua compagna.

Oscar Eleni

Avrei dovuto esserci come fece lui quando a Riva del Garda, incredulo per un passaggio in contropiede del dottor Benazzi, andai a terra sul ponte di Pesaroni, ferendomi alla testa e chiudendo una modesta carriera di giocatore. Mi portarono all’ospedale e lui, mentre la squadra della Canottieri mangiava e rimuginava al Faccetta Nera, venne all’ospedale. Un bel posto, ma dove all’inizio i compagni di stanza facevano tremare il nuovo ricoverato. Quello, operato, ma la ferita si è riaperta, quello, moribondo e mai salvato.

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Fatti&Misfatti / Luci che (lentamente) si spengono

Sabato 22 Maggio 2021

 

boskov 

 

Restano in quattro a ballare la danza scudetto. Milano si troverà fra Scilla, dove si nasconde il 29° titolo, e Cariddi dove danno i premi europei che mancano da tantissimo. Ha già giocato 82 partite. Si spera che ce la facci, come direbbero i fantozziani.

Oscar Eleni

Seguendo Conan Doyle alla ricerca di un cinese che possa guarire il dolore. Un vecchio tifoso del basket arrivato dalla Manciuria ci dice che invece di maledire il buio è meglio accendere una candela. Dobbiamo farlo ascoltando cento volte il Battiato che va oltre La Cura, è necessario cercare uno spiraglio nella tristezza per gli amici che se ne vanno, diventa fondamentale quando scopri che in televisione non esiste soltanto il bla bla del Briatore che Crozza mette nella giusta luce dentro lo scantinato.

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I sentieri di Cimbricus / "Non furono giorni facili"

Giovedì 20 Maggio 2021

 

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Se n’è andato a 74 anni Lee Evans, uno dei titani di Messico ’68, l’abbattitore della barriera dei 44 secondi nei 400: 43”86, ancora dodicesimo di sempre dopo 53 anni. Un ictus gli è stato fatale mentre si trovava a Lagos, in uno dei suoi frequenti ritorni in Africa per diffondere atletica e diritti umani.

Giorgio Cimbrico

Evans venne dieci minuti dopo il volo di Bob Beamon, alle 15,50 del 18 ottobre 1968, in quella che avrebbe potuto essere una finale monca, senza il prim’attore. Dopo la cacciata di Smith e Carlos dal giardino poco incantato della squadra americana, Lee si era domandato “Che ci faccio qui?” ed era stato proprio Carlos a convincerlo: “Corri, fallo per i fratelli”.

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I sentieri di Cimbricus / Lo sport e' affare, lo sport e' politica

Giovedì 20 Maggio 2021


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Gli scienziati del comportamento dicono che il popolo di un paese che si candida e conquista l’Olimpiade, attraversa diversi stati d’animo: orgoglio al momento della vittoria, dubbi nell’avvicinamento, euforia quando i Giochi arrivano. Tokyo 2020+1 inaugura una quarta categoria.

Giorgio Cimbrico

Il Giappone ha un forte desiderio di boicottare la sua Olimpiade: ha paura, non ama il rischio, non ha voglia di passare alla storia come la culla dei Giochi più desolati e desolanti. I sondaggi si inseguono: prima i contrari erano attorno al 60%, ora, a dar retta all’agenzia di stampa Kyodo e all’Asahi Shimbun, un tempo famoso per aver superato i dieci milioni di copie cartacee giornaliere, sono all’80%.

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