Fatti&Misfatti / Festa legittima di Azzurra (ex-Fremebonda)
Lunedì 5 Luglio 2021
Da Belgrado l’Italia esce beatificata. Serviva, valutando la realtà di una nazionale che ha un solo centro passabile, ma che ha scoperto che la difesa può cambiare il destino anche di chi era partito sapendo che al ritorno avrebbe avuto pomodori.
Oscar Eleni
Col binocolo del fedele convertito da Azzurra basket, sulle mura di Kalemegdan, la collina culla del basket di Belgrado, per spiare le facce un po’ così di una serata storica. Sono le stesse che ricordiamo da vicino a Edimburgo, il giorno del caro Vendemini e di Primo, di Nantes, europeo di Gamba e dei suoi pretoriani, Parigi, oro continentale per Tanjevic e quei pirati che si era portato in Francia. Facce scure quelle degli slavi. Danilovic lo ricordiamo bene a Parigi quando credeva di aver rimontato Azzurra e ci perseguitava anche se con Fuochi lo respingemmo.
I sentieri di Cimbricus / Tokyo val bene una canna?
Lunedì 5 Luglio 2021
Gli assenti e gli esclusi: breve galleria di quelli che per un verso o per l’altro non ce l’hanno fatta (negli USA e dintorni), ma anche quelli che per altro (testosterone, doping, ecc.) dovranno rassegnarsi a restare a casa. E’ l’atletica, bellezza!
Giorgio Cimbrico
Con tutti quelli e quelle che non ci saranno, possibile metter in scena un eccellente meeting. Le stelle più luminose che staranno a guardare vengono dalla categoria dei “distratti”: Christian Coleman e Salwa Eid Naser che saltano con disinvoltura o superficialità controlli domiciliari (“Cose che capitano” è stato il commento della nigeriana che corre sotto la bandiera del Bahrain) e Sha’Carry Richardson che finisce nei fumi della cannabis proclamando via social (è seguitissima soprattutto per il look, non precisamente raffinato) la propria umanità. Tokyo val bene una canna?
Piste&Pedane / Scelte e criteri: spiegateceli, per favore
Lunedì 5 Luglio 2021
La lista dei 76 eletti riporta d'attualità la vera questione dell’atletica italiana, ormai militarizzata oltre ogni limite. Che anche le scelte tecniche ne siano forzatamente condizionate?
Daniele Perboni
Sospiro. Rassegnazione? Soddisfazione? Fine di una lunga storia (d’amore, di convivenza, di convenienza, amicizia)? Libera scelta d’interpretazione ai gentili lettori. Ma perché i lettori devono sempre essere gentili? Perché non possono anche essere incazzosi, irritanti, irritabili, fastidiosi, sgradevoli, antipatici? Sospiro, forse è rimpianto. Altro sospiro. Chi se ne frega. I giochi (non olimpici) ormai son fatti. Non si torna indietro. Vogliamo usare una frase fatta? E usiamola accidenti: il dado è tratto. Sono usciti, li hanno annunciati. No, non sono i numeri del cashback, e neppure dei vincitori del super premio da 10.000 euro.
Osservatorio / 372 e 76 ai Giochi: sono troppi o sono tanti?
Sabato 3 Luglio 2021
Vero che i numeri dei “qualificandi” li stabiliscono le Federazioni Internazionali: ma nel suo ruolo di notaio, almeno il CONI avrebbe potuto fissare dei criteri all’insegna della qualità più che della quantità. Come ha fatto il Nuoto.
Luciano Barra
Les jeux sont faits! Il CONI e la FIDAL hanno ufficializzato “le loro rappresentative” ai Giochi. Ho scritto “le loro rappresentative” proprio perché si tratta di una squadra composita e fatta dalla somma di qualificati dei diversi sport, e quindi delle diverse Federazioni, Nazionali ed Internazionali, e non basata su una decisione centralizzata del CONI. Questi, al momento, i numeri: 372 complessivi e 76 quelli dell’Atletica. Tanti o troppi? Di primo istinto avrei detto “Troppi”, ma poi ho fatto un esame di coscienza (non della mia) ed ho concluso che sono “Tanti”. Perché questo buonismo?
I sentieri di Cimbricus / Vecchi fossili e nuovi record
Sabato 3 Luglio 2021
C’è in atto un tentativo di caccia a quei limiti sui quali aleggiano sospetti, ombre, dubbi. Mi domando da tempo se il doping di stato o quello “privato” abbiano spostato i limiti molto tempo addietro, rendendo vano questo inseguimento.
Giorgio Cimbrico
L’americano Ross Tucker, studioso di scienza dello sport, ha definito “reperti fossili”, legati a un’altra epoca, i record che tengono duro da trent’anni e più: quello di Jarmila Kratochvilova non è lontano dai quaranta. Un paio di quei “fossili viventi” non figurano più, da poco, nelle tabelle: il 23.12 di Randy Barnes (successivamente squalificato a vita), incrementato dopo trentun anni sino a uno spaventoso 23.37 da Ryan Crouser e il 46”78 di Kevin Young, abbassato dopo ventinove stagioni di 8 centesimi da Karsten Warholm che ha riportato in Europa un record che mancava da mezzo secolo.
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