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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Trionfi istituzionali e "sport minori"

Mercoledì 14 Luglio 2021

 
draghi-calcio

Le cerimonie seguite ai successi della Nazionali e alla bella prova di Berrettini, se ci hanno dato il segno dell’amicizia e dell’unità, hanno posto in luce l’approssimazione che oggi contraddistingue l’atletica. E questo è impossibile da accettare.

Luciano Barra

Credo che molti di noi non possano dimenticare due momenti che in gioventù ci toccarono da vicino. Le dimostrazioni nell’autunno del 1956 contro l’invasione Sovietica dell’Ungheria e poi “l’Hasta la victoria siempre” di Che Guevara. Da qualsiasi parte si fosse, sono due momenti che hanno rappresentato molto nella nostra vita e nella nostra formazione. Ora, per fortuna, i tempi sono cambiati ed episodi o momenti di quel tipo non ci sono più. Per questo avvenimenti d’altro tipo hanno il sopravvento. Molti di questi vengono dallo Sport.

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I sentieri di Cimbricus / Ma perche' continuiamo a scrivere?

Martedì 13 Luglio 2021

 

              scrivere 


Viviamo ormai tutti nel “presentismo” dove esiste solo un eterno presente da divorare con livore, con scherno, ricorrendo spesso al plagio grazie agli strumenti che il potere ha concesso e poi imposto. Come i social.

Giorgio Cimbrico

Dopo la partita, vista accuratamente senz’audio, dopo una nottata quasi insonne per via dei festeggiamenti (l’aggettivo andrebbe scelto tra rumorosi e sguaiati più che patriottici), dopo un colpo d’occhio sulle prime pagine nostre e loro, sono finito in uno di quegli stati di turbamento in cui si mette in discussione non solo la propria coscienza, le proprie convinzioni ma l’esistenza.

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Duribanchi / Ha vinto l'Italia che non si arrende

Martedì 13 Luglio 2021

 

italy-champion 


Noi e loro. Noi campioni d'Europa anche perché campioni di umiltà. La verità è che a volte capita di cogliere l'attimo: “carpe diem” come invitavano i latini. E di fare la cosa “perfetta”. Mentre loro, ...

Andrea Bosco

Dove eravamo rimasti? Giovedì sarà in libreria, con questo titolo, l'ennesimo saggio dedicato a Indro Montanelli. Icona italiana che ancora divide e la cosa, sono sicuro, gli avrebbe fatto un immenso piacere. Titolo che deve qualche cosa a Enzo Tortora che con quella domanda riprese a “Portobello” il suo rapporto con il pubblico televisivo. Siamo rimasti che l'Italia ha vinto l'Europeo a spese degli inglesi che il torneo (sei gare su sette disputate in casa) se l'erano visto, dal despota Ceferin, confezionato a misura. Non ci sono state “porcate” arbitrali.

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Fatti&Misfatti / Nuntio Vobis la resurrezione dello sport (italiano)

Lunedì 12 Luglio 2021

 

mancini 3 


Viva tutti, chi governa e chi sfila con la bandiera e non ha niente da dire per i licenziati via mail, per gli sfruttatati morti sotto il sole. Ma, come diceva Gaber, destra o sinistra? Boh. Si gioca, accidenti, ai dolori penseremo dopo.

Oscar Eleni

Fra limoni e melanzane del Monte Ladro per festeggiare il compleanno di Ghighi Parodi, nato poco dopo le meraviglie di Owens a Berlino ’36, nel ricordo dell’avventura con i Giganti del Basket, i notturni fra Gazzetta e La Notte, le prime cronache sul basket con i mezzi di Famiglia Cristiana, alzando il calice alle giornate ingannevoli, ma felici, dove sembra che davvero lo sport in Italia abbia buttato la mascherina fra le ortiche. Giorni per andare al balcone e gridare: Nuntio vobis che è tornato a fare bei risultati, persino a vincere, un Paese dove al potere, mensilmente, annualmente, settimanalmente, va gente che ti spiega come risolvere il problema: sport nella scuola, aiuto alle società di base.

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Piste&Pedane / Tempo di Europei (non solo nel calcio)

Lunedì 12 Luglio 2021


sabbatini 


Tra sbornie di medaglie e finalisti, ricordiamo sempre che l’atletica dei più giovani ha bisogno di continue riprove. Non è infatti tanto importante trovarli, i talenti e futuri campioni, quanto conservarli per il futuro.


Daniele Perboni

Se dobbiamo scegliere un’immagine per questi Campionati al limite dei 23 anni, personalmente togliamo dal mazzo il momento in cui Gaia Sabbatini, dominatrice dei 1500 una decina di minuti prima, balza al collo di Simone Barontini festeggiandolo con un abbraccio per il freschissimo oro negli 800. Un successo, quello dell’anconetano, giunto più che inaspettato, dunque degno di essere celebrato ancora a caldo.

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