Londra 2012 / "One year to go ..."
Giovedì 28 luglio 2011
“One year to go …”: con una cerimonia a Trafalgar Square, a un anno esatto dall’inizio è stato dato il via al countdown olimpico. Il 27 luglio 2012, davanti a un paio di miliardi di spettatori in Tv e a pochi (e facoltosi) fortunati allo stadio, si terrà la cerimonia di apertura della XXX edizione dei Giochi Olimpici che si concluderanno il 12 agosto. Per la terza volta nella storia (mai accaduto prima) ospitati dalla città di Londra: la prima volta capitò nel 1908 (dopo la rinuncia di Roma cui erano stati assegnati), quando la città era ancora la potente capitale dell’Impero britannico, e di nuovo nel 1948, quando lanciava segnali di pace con il volto ancora deturpato dai segni delle V2. Sempre a Londra e sugli stessi impianti – dal 29 agosto al 9 settembre – si disputeranno le gare dei XIV Giochi Paralimpici. ...
. A conclusione della cerimonia, il sindaco Boris Johnson – un appassionato di ciclismo (è lui ad aver imposto in città le piste ciclabili e costretto i taxi a rincovertirsi all’idrogeno) – ha gridato nel microfono: “Le strade sono ultimate, le biciclette sono pronte, gli impianti sono pronti. Londra è pronta!”
Gli impianti, pronti già al 90%, sono raccolto attorno al Tamigi. Il quartier generale di Londra 2012 sarà articolato attorno all’Olympic Park, nell’East London, che ospiterà la maggior parte delle gare. In questa zona troveranno collocazione gli impianti principali, poco distanti tra loro e facilmente raggiungibili a piedi: lo Stadio Olimpico, il Centro per gli Sport Acquatici (progettato dall’architetto iraniano Zaha Hadid), il Velodromo, oltre agli impianti per gli sport a squadre. Per il torneo di calcio (uomini e donne) saranno interessate anche Manchester, Newcastle, Cardiff, Coventry e Glasgow. All’Olympic Park – centro nevralgico dei Giochi – è prevista una presenza giornaliera di 180.000 spettatori.
Altri prestigiosi impianti, convertiti per l’occasione, sono il nuovo stadio di Wembley (già centro dei Giochi del 1948) utilizzato per il torneo di calcio, i celebri campi di Wimbledon per il tennis, l’ottocentesco Lord’s Cricket Ground per l’arco, The Royal Artillery Barrack per le altre prove di tiro.
I costi? Anche se si è inteso rigettare il gigantismo di Atene e Pechino, non si tratta di cifre trascurabili: 9,3 miliardi di sterline per il settore pubblico (la sicurezza innanzi tutto, da Al Qaeda ad altre sigle) e 7,3 miliardi per gli impianti e il Villaggio. Previsto un ritorno di 1,9 miliardi. Anche se non mancano le polemiche per l’alto costo dei biglietti. Uno slogan ricorrente tra gli inglesi: “saranno Giochi grandiosi, ma solo per ricchi”. Ma saranno anche Giochi bagnati dal momento che le previsioni prevedono almeno 9 giorni di pioggia per il periodo olimpico. Senza dimenticare che l’evento olimpico cade in pieno Ramadam, circostanza che preoccupa seriamente gli atleti di religione islamica.
A volerli sintetizzare in estrema sintesi, questi sono i numeri previsti per Londra 2012: 26 discipline sportive distribuite su 34 impianti; 20 sport Paralimpici distribuiti su 21 impianti; 10.500 atleti e 4200 atleti paralimpici ammessi; 20.000 rappresentanti dei media accreditati; 9 milioni i biglietti posti in vendita
Va ricordato che la partecipazione degli atleti ai Giochi Olimpici, a partire dal 1992, non è più libera, ma deve sottostare a rigidi criteri selettivi e di rappresentatività geografica dettati dalle diverse federazioni internazionali, organismi cui è demandata la responsabilità tecnica della manifestazione. Come detto, il numero massimo di atleti è stato fissato dal CIO in 10.500 unità: la quota maggiore è riservata all’atletica (2000 partecipanti) e al nuoto (1000). Per i tornei a squadre, il numero massimo è fissato in 16 squadre.
Infine il programma agonistico che prevede lo svolgimento di 304 gare (erano state 302 nel 2008 a Pechino e 301 nel 2004 ad Atene, mentre nel 1960 a Roma furono solo 150 …). Non è mancato un ampliamento con l’introduzione del pugilato femminile con 3 categorie di peso.
Facciamo un passo indietro. Ad ospitare i Giochi Londra è stata designata nel corso della 117ª Sessione del CIO tenuta a Singapore il 6 luglio 2005, dopo quattro turni di votazioni. Inizialmente erano nove le città che avevano sottoposto al CIO la propria candidatura: Istanbul (Turchia), L’Avana (Cuba), Lipsia (Germania), Madrid (Spagna), Mosca (Fed. Russa), New York (USA), Parigi (Francia) e Rio de Janeiro (Brasile). Il 18 maggio 2004 l’Esecutivo del CIO aveva ridotto a cinque le pretendenti restringendo la scelta a Londra, Madrid, Mosca, New York, Parigi. Le quattro votazioni (104 i membri del CIO chiamati ad esprimersi) aveva dato il seguente risultato:
1) Londra 22, Parigi 21, Madrid 20, New York 19, Mosca 15 (esclusa)
2) Madrid 32, Londra 27, Parigi 25, New York 16 (esclusa)
3) Londra 30, Parigi 33, Madrid 31 (esclusa)
4) Londra 54, Parigi 50
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